5 motivi per fare un anno sabbatico all’estero imparando le lingue e scoprendo il mondo!
Perché un anno sabbatico all’estero? Il Gap Year è una delle tendenze diffuse ormai da decenni in America e in Inghilterra: ovvero concedersi un Anno Sabbatico prima di iscriversi all’università o iniziare un percorso lavorativo.
A metà strada di un ciclo di studi o una volta terminati, ogni studente si trova infatti ad avere vari interrogativi su quello che potrà essere il proprio futuro e cosa c’è di meglio che un periodo di riflessione e di preparazione per prendere decisioni più lucide e più consapevoli? Sono sempre di più anche i giovani italiani che decidono di fare un Anno Sabbatico all’estero per imparare una lingua straniera, lavorare, viaggiare e scoprire altre culture o fare volontariato.
Di certo questa non è semplicemente una moda fra i giovanissimi. Anche i professionisti, inclusi quelli con una carriera già affermata, sentono il bisogno di uno stacco per ricaricare le batterie e ripartire con nuove energie e conoscenze.
Vediamo quindi insieme come funziona l’anno sabbatico oggi, quali mete preferire e 5 motivi per fare un anno sabbatico all’estero sfruttando al massimo il tempo a disposizione e portando nuove conoscenze nella propria vita! Clicca qui e scopri subito i programmi GAP YEAR estero
Anno Sabbatico: perdita di tempo?
L’interruzione temporanea degli studi viene considerata da molti come una perdita di tempo, che devia da un percorso già inquadrato. Guardando oltre questo modo di pensare la realtà però è ben diversa! Un’analisi approfondita sul mondo dei giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni ha evidenziato che ogni tipo di esperienza all’estero, se sfruttata in maniera intelligente, porta ad un arricchimento personale, che di riflesso avrà un impatto positivo anche sul futuro professionale.
Prendersi una pausa dagli studi al quarto anno delle scuole superiori, dopo la maturità o dopo aver terminato il percorso universitario può servire infatti ai giovani per chiarirsi le idee, imparare ad essere autonomi e a trovare la propria strada. E se un tempo i ragazzi partivano con lo zaino in spalla per situazioni incerte e improvvisate, spesso poco formative, al giorno d’oggi al contrario sono molto ben organizzati. Programmi di studio delle lingue, stage retribuiti, un mix di studio e lavoro, esperienze di volontariato: oggi le possibilità sono numerose e soprattutto non mancano serie organizzazioni e aziende specializzate in soggiorni linguistici all’estero con un ventaglio di opportunità per chi desidera fare un Gap Year. Queste organizzazioni aiutano anche a pianificare al meglio ogni tipo di esperienza, guidando lo studente/professionista non solo nella scelta dei corsi di lingue o delle collocazioni lavorative e di volontariato, ma anche per ciò che riguarda l’alloggio. In questo modo si evitano tante perdite di tempo e ci si può concentrare solo su quello che conta: l’esperienza di vita!
Dove andare per un Anno Sabbatico all’estero?
Affiancate alle classiche città europee di Londra, Dublino, Berlino, Parigi, Barcellona e Valencia, altre mete molto richieste sono Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, mete così cosmopolite e dinamiche da poter offrire un ampio respiro alla carriera accademica e professionale. Un fascino particolare lo esercitano anche paesi dell’Europa dell’est, America latina e Africa, seguite in modo crescente da Cina, India, Thailandia e Giappone. Le aziende specializzate nell’organizzazione di Anno Sabbatico all’estero consentono di visitare anche più paesi, sempre con corso di lingua ed esperienze formative.
5 MOTIVI PER ANNO SABBATICO ALL’ESTERO:
1) L’Anno Sabbatico porta dei vantaggi per lo studio
Gli studenti che hanno trascorso un anno sabbatico all’estero, una volta rientrati a casa dimostrano di essere più maturi e fiduciosi nelle proprie capacità. Questo ha un effetto notevole sul loro rendimento scolastico ed emerge da risultati confrontati con quelli dei coetanei che non hanno fatto un’esperienza simile. Alcune università internazionali di prestigio, al momento della selezione e ammissione dei propri studenti, danno addirittura un’importanza particolare al fatto che un candidato abbia avuto un’esperienza di Gap Year. Questo basta per allontanare l’idea che un anno sabbatico possa ritardare un percorso scolastico!
2) Benefici per la ricerca del lavoro o l’avanzamento di carriera
Chi ha deciso di fare un Anno Sabbatico all’estero al momento della selezione per un posto di lavoro risulta essere particolarmente brillante e si distingue per spirito di iniziativa.
Non bisogna quindi temere il vuoto di un anno nel proprio curriculum, ma bensì sfruttare saggiamente questo periodo investendo il tempo in stage, corsi di lingue o volontariato all’estero.
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3) Una visione del mondo più ampia
Chi trascorre un Anno Sabbatico all’estero sembra essere più aperto, comprende meglio il mondo che lo circonda, ha una propensione maggiore a conoscere altre culture, un’abilità importante per poter lavorare con persone di nazionalità diverse. Ovviamente a tutto questo si aggiunge una migliore competenza linguistica che apre di sicuro numerose opportunità. Scopri ancora di più sul Gap Year qui
4) Scelte scolastiche o lavorative più concrete
In questo caso l’Anno Sabbatico può essere visto come un bivio, una pausa che permette di allontanarsi dalla routine quotidiana, un modo per essere più coscienti delle proprie scelte e decidere se il percorso intrapreso è quello più giusto per sé. Certi giovani, dopo aver fatto un anno sabbatico durante l’università, al loro rientro scelgono un corso di laurea specialistica diversa o addirittura si orientano verso un altro percorso di studi.
5) Gestione del denaro più consapevole
Dopo un anno sabbatico trascorso all’estero, circa 7 giovani su 10 dichiarano di aver imparato a gestire meglio il proprio budget, a volte limitato. Vivendo all’estero infatti, lontani dalla famiglia, è quasi d’obbligo diventare dei veri esperti nel controllo delle proprie spese, dei risparmi o degli investimenti!
CONSIGLI PER UN ANNO SABBATICO ALL’ESTERO DI SUCCESSO
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Per fare in modo che il periodo da trascorrere all’estero abbia un esito positivo è fondamentale:
• Scegliere la giusta destinazione (ancora meglio più destinazioni!), in base a quelli che al momento si ritengono i propri progetti e obiettivi.
• Informarsi tramite agenzie specializzate e altri giovani che hanno già svolto questo tipo di esperienza.
• Stabilire la durata del soggiorno, che può variare dai 3 mesi fino a un anno, senza dimenticare che NON si tratta di una vacanza.
• Imparare a cavarsela da soli, e quindi preferire un’esperienza dove allo studio delle lingue si affiancano attività di volontariato e lavoretti part-time.